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Mancato aggiornamento del tachigrafo, in Italia multa da 866 euro. Ecco come varia negli altri Stati
17/04/25

L’aggiornamento del tachigrafo di nuova generazione è stato reso obbligatorio per chi si occupa di trasporto internazionale. Le aziende dovevano sostituire nei veicoli industriali il tachigrafo di prima generazione con quella di seconda entro la fine dello scorso anno. Il Ministero dell’interno, seguendo le indicazioni della Commissione Ue, aveva ritenuto di non applicare sanzioni ai trasgressori fino all’1 marzo 2025. Da quella data è stata applicata, da parte degli organi di controllo, una sanzione pari a 866 euro, con la sanzione accessoria della decurtazione di 10 punti dalla patente e la sospensione fino a tre mesi di quest’ ultima, per l’autista che non abbia aggiornato il tachigrafo di prima generazione con quello di seconda generazione impegnato in trasporti internazionali con veicoli oltre le 3,5 ton.

Si ricorda, inoltre, che i veicoli di peso superiore a 3,5 ton, immatricolati a partire dal 21 agosto 2023, sempre utilizzati per trasporti internazionali, hanno tempo per provvedere all’aggiornamento fino al 18 agosto 2025, mentre quelli di peso compreso tra 2,5 e le 3,5 tonnellate possono procrastinarlo fino all’1 luglio 2026.

Le multe, nell’ambito dell’Unione Europea, però, variano da Paese a Paese. Non è solo una violazione amministrativa: il mancato aggiornamento del tachigrafo può infatti comportare sanzioni molto gravi, inclusa in certi casi la reclusione. Per questo è fondamentale che le imprese di autotrasporto si aggiornino rispetto alla normativa relativa al tachigrafo di seconda generazione.

Mancato aggiornamento tachigrafo, cosa è previsto negli altri Stati?

In Austria la sanzione varia da 400 euro a 5mila euro. È previsto il sequestro del veicolo fino alla regolarizzazione. In Bulgaria la multa varia dai 766 euro ai 3.417 euro, come a Cipro, dove è fissata a 3.417 euro. In Croazia invece l’installazione del tachigrafo G2V2 è obbligatoria e l’importo della sanzione è da 663,61 a 1327,22 euro. Arriviamo alla Danimarca, dove il mancato utilizzo di un tachigrafo omologato può portare ad una multa fino a 6mila corone danesi (pari a circa 805 euro), mentre per l’impresa di autotrasporto fino a 12mila corone danesi (circa 1.600 euro). In Estonia la sanzione è fino a 400 euro per l’autista e fino a 800 euro per l’impresa di autotrasporto. In Finlandia invece le sanzioni sono tarate in base allo stipendio del conducente, con una multa minima di 10 giorni di salario, mentre la massima è di 25 giorni. In Francia la multa può arrivare fino a 30mila euro e può comportare anche un anno di carcere. È previsto inoltre il sequestro immediato del veicolo. In Germania invece il provvedimento è più morbido, con la mancata installazione di un tachigrafo conforme che fa scattare una multa di 1.500 euro.

E ancora, in Grecia la multa è di 3mila euro, con l’immobilizzazione del veicolo fino al pagamento della sanzione, mentre in Lettonia varia tra 430 euro e 700 euro, con la sospensione della patente di guida da quindici gironi a tre mesi. Regolarizzazione del tachigrafo deve avvenire entro 10 giorni. In Lituania la situazione è ancora diversa: la multa per il mancato utilizzo di un tachigrafo conforme va da 160 a 350 euro all’autista. Al responsabile dei trasporti da 170 a 980 euro. In Lussemburgo si va in tribunale, con il giudice che può imporre una multa da 251 a 25.000 euro e/o reclusione da 8 giorni a 5 anni a seconda della gravità del reato.

A Malta la multa per la mancata installazione del tachigrafo è più leggera, pari a 58,23 euro. In caso di violazioni ripetute, è possibile una causa legale. Nei Paesi Bassi comporta una multa di 4.400 euro. È previsto anche il blocco del veicolo fino alla risoluzione del problema. In Polonia la sanzione amministrativa è pari a 2.278 euro, in Portogallo 1.500 euro. Nella Repubblica Ceca guidare senza tachigrafo conforme fa scattare una multa fino a 350.000 CZK (circa 14.500 euro) e il blocco del veicolo fino alla regolarizzazione, mentre in Romania la sanzione varia tra 1.800 euro e 2.400 euro, con il sequestro del veicolo fino alla risoluzione del problema. In Slovacchia varia ancora, con multe molto salate che vanno da 1.659 a 16.596 euro. Qui è obbligatorio aggiornare il dispositivo entro 10 giorni. In Slovenia si arriva invece fino a 1.500 euro e in Spagna a 2.100 euro. In Svizzera le sanzioni seguono le stesse normative dell’Unione Europea e il mancato uso di tachigrafo conforme può comportare il blocco del veicolo fino alla regolarizzazione. In Ungheria si parla di una multa di 800.000 fiorini ungheresi (circa 2.057,01 euro), mentre nel Regno Unito la multa è di £ 300 (circa 360 euro). In Irlanda infine si arriva fino a 5mila euro e/o reclusione fino a sei mesi.

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