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Nuove regole per il Distacco Transnazionale, ecco cosa cambia sui controlli

12/06/25
| di Redazione Golia360

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 77 del 21 maggio 2025, cambia la regolamentazione sul distacco transnazionale nel settore dei trasporti, che subisce una serie di modifiche significative, con l’obiettivo di rafforzare i controlli e all’allineare la normativa italiana a quella europea. Le novità non introducono nuovi obblighi di distacco, ma incidono profondamente sulle modalità di verifica e sulle conseguenze per le imprese coinvolte.

Il distacco transnazionale dei conducenti si riferisce all’invio temporaneo di un autista da parte del suo datore di lavoro per svolgere un lavoro in un altro paese dell’UE o fuori dall’UE, rimanendo però vincolato al datore di lavoro di origine. Il provvedimento prevede obblighi amministrativi per le imprese distaccanti e rivede il sistema sanzionatorio. Le aziende di autotrasporto si trovano di conseguenza a dovere aggiornare procedure, tachigrafo e formazione degli autisti, per garantire la conformità normativa, la sicurezza stradale e la corretta gestione dei turni di lavoro, per evitare sanzioni.

Vediamo le principali novità del Decreto Legislativo, che non modifica le modalità di distacco dei conducenti, ma in sostanza rende attuativa la normativa europea rafforzando i controlli anche presso la società, come già previsto dal pacchetto mobilità.

Controlli non più solo su strada, ma anche nei locali aziendali

La prima e più rilevante modifica riguarda l’articolo 11 del D.lgs. 27/2023. Se prima i controlli sul rispetto delle norme relative al distacco avvenivano esclusivamente su strada, oggi la legge prevede che possano svolgersi anche nella sede dell’impresa distaccante. Una novità che implica che le aziende devono essere pronte ad esibire documentazione dettagliata (contratti, buste paga, prove di pagamento, dichiarazioni IMI, registri tachigrafici) non solo a bordo dei veicoli, ma anche nei propri uffici. Un cambiamento che richiede un livello più alto di organizzazione e trasparenza amministrativa.

Nuova classificazione delle infrazioni

Il Decreto sostituisce l’Allegato III del D.lgs. 144/2008 con nuove tabelle di classificazione delle infrazioni, che ora distinguono tra Infrazione minore, Infrazione grave, Infrazione molto grave e Infrazione più grave.

In particolare, vengono inserite le infrazioni relative al mancato rispetto degli obblighi sul distacco. Questa nuova classificazione è coerente con i criteri fissati dai Regolamenti europei 2016/403 e 2020/1057.

Un effetto importante di questa novità è la possibile incidenza sulla reputazione delle imprese, che rischiano ripercussioni anche in merito al requisito di onorabilità, indispensabile per operare nel settore.

Pieno coordinamento con il Regolamento UE 2020/1057

Il decreto legislativo non modifica i casi in cui si applica il distacco, ma rafforza il coordinamento con la normativa europea, confermando che le disposizioni si applicano unicamente alle operazioni di cabotaggio e cross-trade, ovvero ai trasporti tra due Stati membri diversi da quello in cui ha sede l’impresa.

Restano esclusi i trasporti bilaterali (es. Italia–Germania–Italia), anche se accompagnati da due operazioni di carico o scarico aggiuntive. Tuttavia, per tutte queste operazioni è previsto un rafforzamento dei controlli documentali, anche se non cambia la disciplina sostanziale.

Correzioni tecniche e adeguamenti normativi

Il provvedimento introduce anche alcuni adeguamenti lessicali e formali: corregge riferimenti normativi (come quello all’articolo 31, comma 5 della legge 234/2012) e interviene su alcune definizioni per migliorarne la coerenza sistematica. Tuttavia, queste modifiche non alterano l’ambito oggettivo della normativa.

Maggiore potere agli organi ispettivi

Uno dei punti centrali del decreto è il rafforzamento dei poteri ispettivi. L’Ispettorato nazionale del lavoro, insieme a forze dell’ordine e Guardia di Finanza, potrà accedere direttamente agli uffici delle imprese per verificare la legittimità del distacco, le condizioni di lavoro e la regolarità dei documenti conservati.

Questo intervento mira a rendere più efficace il contrasto agli abusi e a incentivare le imprese a garantire una compliance completa, non solo operativa ma anche documentale.

Nessun cambiamento sugli obblighi IMI

Il decreto non modifica le regole riguardanti il Sistema di Informazione del Mercato Interno (IMI). Le modalità di trasmissione della dichiarazione di distacco restano le stesse: la comunicazione va effettuata prima dell’inizio del distacco, e la relativa documentazione deve essere disponibile sia sul veicolo che nella sede aziendale.

In conclusione, il Decreto Legislativo 77/2025 si muove nel solco della normativa europea e punta a garantire maggiore trasparenza, tracciabilità e correttezza nei distacchi transnazionali. Golia360 è pronta a sostenere le aziende impegnate in questo ambito della mobilità offrendo il proprio servizio di consulenza trasportistica per gli adempimenti, le scadenze, i documenti e le informazioni necessarie per operare da Italia verso estero e da estero verso Italia, compresa la gestione dei distacchi dei conducenti

Per le imprese del trasporto questa novità normativa significa prepararsi a un controllo più capillare, investendo in una gestione documentale accurata e nel rispetto rigoroso delle regole. Un cambiamento che, seppur non rivoluzionario, segna un deciso passo avanti verso una maggiore legalità nel settore.

 

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